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la fanciulla straniera 33


— Torneremo qui un’altra volta noi soli ad ascoltare le voci del creato... Vieni, Aennchen — continuò il giovane — ti ho preparato un cuscino di muschio, vi sono tutti fiori intorno...

Anna lo seguì con una certa riluttanza. Si sentiva sempre un po’ isolata, le pareva anche che qualcuno la guardasse con una certa curiosità, persino la marchesa D’Origo, che aveva riservato a Decio un pliant accanto al suo.

— La signorina s’occupa di scienze naturali? — domandò Lucio Sandri, un giovinotto stecchito nel suo enorme solino, osservando un mazzo di ranunculacee che la fanciulla aveva portato dal bosco.

— Studia medicina — corresse miss Sutton, che gli offriva in quel momento una fetta di corned beef.

— Davvero? — esclamò il marchese D’Origo, con un enigmatico sorriso — e quando comincierà a esercitare?

— L’anno venturo, a maggio.

— In qualche piccola città della Germania, suppongo?

— A Berlino, signore.

— Ma ella farà nascere in molti il desiderio di ammalare! — riprese Lucio Sandri, che stava corteggiando Dorabella.

— Avrò un posto d’assistente nella clinica per l’infanzia abbandonata, che istituì da poco l’imperatrice — disse Anna, con tranquillità, senza badargli.

— Peccato, peccato! — continuò il giovane, dividendo un piccolo baba colla sua vicina.

Decio, un po’ pallido, cercò di deviare il discorso, ma Simonetta, che non capiva, credendo essere gentile, insistette alla sua volta:

— La signorina de Wittov è anche scrittrice...

— Di medicina? — domandò Sandri.

Alcuni risero, d’un riso involontario, discreto.

— Ma che! — mormorò Decio infastidito. — S’occupa di letteratura.

— Dev’essere divertente! — osservò una delle signore inglesi, senza malizia, mentre Sandri bisbigliava un “enciclopedica davvero!„ che pochi udirono.

— Divertente? non saprei... non è un divertimento, è un bisogno dello spirito — rispose Anna, diventando sempre più impassibile.

— Quale fortuna avere il bisogno di scrivere! — esclamò il giovanottino imberbe. — Se devo rispondere soltanto a una lettera io mi sento perduto!...