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— Ella mi costringe ad una sincerità poco cortese, marchesa. No, non mi è simpatico.

— Perchè?

— Che vuole. .. non saprei... certe cose non si possono definire. È un’impressione personale: sarà erronea, certamente.

— Credo difatti che stavolta il vostro giudizio non abbia la solita perspicacia. Golis è un giovane per bene, colto, d’ottima famiglia, occupa già un posto ragguardevole al Ministero e ha dinanzi a sè un brillante avvenire...

— Lo credo, marchesa. Io fui richiesto e risposi quanto mi pareva.

— Dunque egli non vi sembrerebbe un compagno adatto per Violante?

— Non posso esser buon giudice nemmeno in questo — disse il giovane celando l’improvvisa pallore del suo volto dietro il grande cappella della lampada; — ora intendo... egli aspira alla mano della signorina? — soggiunse con voce tremante.

— Pare. Devo questa confidenza alla vostra sicura e provata amicizia. Mi rincresce che non vi sia simpatico, perchè fra tutti quelli che mostrarono una certa inclinazione per Violante è l’unica che mi piaccia, capitemi bene, quanto può piacermi l’uomo che mi vuol rapire la mia figliuola... Tuttavia vi sarà facile comprendere che la speranza di vederla felice mi farebbe accettare di buon grado qualunque sacrifizio...