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— Rileggo Shakespeare, o per meglio dire lo studio. Poi Grolis ha portato da Parigi qualche volume di Maupassant, di Gyp, le novelle di Coppée...

— Spero che farà una scelta fra questi libri...

— Perchè? non avete detto altre volte che io potrei leggere qualunque cosa?

— È vero, signorina, ho forse pensato che nulla dovesse recar meraviglia alla sua indulgente bontà... d’altronde qual diritto avrei di giudicare delle sue letture? Soltanto mi sembra che se il genio ha in sè il potere d’attutire l’effetto delle proprie licenze, i prodotti del talento contengono spesso delle malvagità latenti che nessuna forza purificatrice, nessuna grandezza riesce ad elidere. Non turbi la sua anima, Violante.

Egli era stato poco con lei, appena due o tre s ore, e già la fanciulla sentiva in sè l’impero strano delle sue idee, dei suoi giudizi, come un’aura di protezione invisibile che la circondasse.


🞻 🞻 🞻


Prima di ritirarsi nelle proprie stanze, la marchesa, rimasta sola per caso con Montalto, gli domandò:

— Che cosa vi pare del conte Golis?

— Non saprei, signora, l’ho veduto così poco..

— Vi è simpatico?

Il giovane esitava a rispondere.

— Ditelo francamente.