Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 32 — |
— Caro maestro, siete voi olio non avete più voluto assecondare quelle speranze!
— Sì, non ho più voluto. Forse mi sono disilluso del pubblico senza affrontarlo. E poi, uno zoppo rappresenta un ritmo sbagliato: sarebbe una cattiva raccomandazione per un concertista.
Egli scherzava qualche volta con Violante sopra la propria sventura, ma vedendo che in quel giorno ancor più del solito ella se n’affliggeva, tornò al primo argomento e chiese.
Dunque suonerà Bach, non è vero?...
— Bach? temo che piacerebbe a pochi, è un uditorio elegante, non è un pubblico di artisti.
— Non è meglio piacere a pochi?...
— Ma, maestro mio, perchè parlate così! Non siete contento ch’io suoni? Confessatelo francamente.....
— No, no, tutt’altro. Mi perdoni, sono così brusco, certe volte..... Bach non è egli uno dei suoi prediletti?
— Oh certamente. È fra i più cari. Ma sapete quando mi piace Bach? quando ho bisogno d ispirarmi. Lo suonerò molto qui in casa il giorno del concerto. Esso è una fonte inesauribile d’ispirazione. In Bach vi è il germe di tutta la musica immortale, come nelle fresche sorgenti si trova l’origine dei fiumi e dei mari..... Anche quando contemplò una bell’opera architettonica devo, pensare a Bach.... le cattedrali gotiche della Germania sembrano fatte al suono della sua musica.