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ha assegnato un personale di tremila e cinque. cento lire. Questo stabilimento non fu una facile impresa e se fiorisce lo sì deve in parte a lei, alla sua bravura e alla sua energia. È lei che dirige gli innesti, che sorveglia sull’identità delle specie, sul l’esattezza dei nomi, è lei che compila i cataloghi e che dipinge le rose nuove all’acquerello.... Ci deve essere un mistero nella sua vita, una qualche avventura forse.... — soggiunse il loquace ragioniere con un enigmatico sorriso, felice, dopo tanti elogi, di poter proiettare un’ombra su quella singolare creatura, la cui nobile alterezza aveva deluso certe sue ardite e ricorrenti speranze.
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La signorina di Vallarsa occupava nella casa Roccaoliva due modeste ‘camerette arredate con elegante semplicità. Il salottino, ch’ella. andava abbellendo coi suoi risparmi, era sempre adorno di freschi fiori raccolti in piccoli vasi di forma squisita. Dal giardino sottoposto salivano i rami sarmentosi d’uno splendido Crimson Rambler a inghirlandare la ringhiera del balcone; in maggio il bel rosaio si copriva di fitte ciocche, ravvivando il verde gentile d’uno sprazzo di carminio
Elfrida non era felice ma era tranquilla. Natura forte, energica ed onesta ella s’era proposto d’esercitare in piena coscienza la professione scelta, dimenticando sè stessa e soffocando tutti quegli