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cresce sulle rovine di Roma. Tutto sarà pronto per questa sera. L’indirizzo?

— Alessandro marchese di Beira, villino Gabriella fuori Porta Pia.... A chi posso sodisfare l’importo?

— Alla cassa, signore, all’entrata dello stabili mento, a destra. Merighi le indicherà.

E, impiegati pochi secondi nel breve calcolo, la fanciulla trasse un libriccino da tasca, ne strappò un foglietto, vi scrisse il conto colla matita, glielo porse.

— Grazie, signorina, buona sera — disse il giovine, non senz’averle rivolto un ultimo lungo sguardo.

— Buona sera, signore.

Nel tornare verso l’uscita, il marchese diede un’occhiata a quel foglietto. Vi era stampato in corsivo il nome: Annie Revel, cultrice di rose.

Alla cassa egli si trattenne alcuni minuti col ragioniere e trovò il destro di domandargli chi fosse quella ragazza.

— La signorina Revel? una distinta fioricultrice che ha creato delle specie nuove, premiate, bellissime.

— È forestiera?

— Non sappiamo donde venga. È amica dei padroni che la stimano assai.

— Da quanto tempo si trova qui?

— Da cinque anni. I primi mesi non ebbe alcuna rimunerazione, ora, il signor Roccaoliva le