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bilico, ma forse, per poco che uno di noi si spingesse a destra o a sinistra... è profondo il lago..... E colla mano sfiorava l’acqua fresca e cupa.

— Una volta, nella mia giovinezza, ero un forte nuotatore. Dopo quella disgrazia non ho più tentato di nuotare... credo però che troverei la forza di salvarla. Ma non pensiamo a tristi cose: è questa un’ora divina, Violante.

La fanciulla sorrise al suo maestro nel quale aveva una fede intera, come nel più sicuro amico e da cui non le era mai venuto turbamento alcuno, e egli si compiacque di riposare lo sguardo su quella leggiadra figura, su quel volto dall’espressione penetrante insieme e angelica che, nella poetica ora notturna, gli appariva pallido e sempre più spirituale come il volto d’un buon genio.

— Sarà meglio che facciamo il giro — propose ella, finalmente, dopo alcuni minuti di dolce silenzio. E i due remi tornarono a battere in cadenza sullo specchio tranquillo del lago.

Nel risalire alla villa, Montalto accettò il braccio che uno degli ospiti gli offriva; la marchesa s’appoggiò al dottor Bruni, vecchio medico e amico di casa, e Violante, seguendoli, udì quasi senza volerlo, alcuni brani d’un dialogo.

Il medico diceva alla marchesa:

— Crede ella che la sua figliuola sia superiore a qualunque umana passione?

— Superiore? oh no certamente. E non sarebbe nemmeno il termine da scegliersi, questo. L’amore