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— Non è vero che non può... le sembra... lo sfinimento è anch’esso un’impressione, non è un fatto.. coraggio, coraggio, vinciamo questa pericolosa sensibilità..
— Forse un po’ di cloralio o di morfina... — suggerì la marchesa.
— No, no — insistette Rose — deve curarsi da sè. Lasciamo da parte i veleni.
Manuela, agitata da continui sussulti spasmodici, alzò gli occhi verso di lui, supplichevolmente. Ma il giovine la guardava con una tale intensità, con un’intenzione così ferma e così forte, stringendole le mani quasi volesse trasfondere in lei tutta la propria energia, che la fanciulla cominciò a stendere le braccia in uno sforzo eroico dell’intelletto, cercando ribellarsi dall’impero della materia E lottò alcuni minuti valorosamente, sempre aiutata colle confortevoli ed eccitanti parole di lui contro gli spasimi che le scuotevano il fragile corpicciuolo di donna, esternando, con qualche vago accento di protesta, l’affanno dell’interna battaglia, finche le sfuggì dal petto anelante e dalle convulse labbra l’ultimo lamento, ed ella ricadde esausta sui guanciali con un piccolo grido di vittoria. .
— Grazie! — disse al dottore dopo alcuni minuti di silenzio e di quiete profonda. — Sto molto meglio ora, il male è passato.
— Si sentirà molto abbattuta perchè lo sforzo è grande, quasi sovrumano. Oggi ella non può av-