Pagina:Turco - Canzone senza parole.djvu/350


— 342 —


cologo, ben lo sapeva. Poi, quantunque non ammettesse alcun pregiudizio sociale e che pochi mesi addietro un ricco parente l’avesse nominato erede del suo patrimonio, sentiva che il suo nativo orgoglio, sempre pronto a destarsi, si drizzava un poco contro i pregiudizi della marchesa che nella sua semplicità bonaria era donna d’antico stampo.

Ma l’amore, nei suoi conforti, è così terribilmente ingegnoso e ingannevole che il sola pensiero di quella cara presenza lo consolò, come uno di quei farmachi potenti che calmano qualunque impressionne molesta dell’organismo, senza distruggerne la causa, ed egli visse qualche giorno in una soavissima estasi, dimentico dell’avvenire.


🞻 🞻 🞻


Manuela era giunta da una settimana ed egli stava anzi osservando con lei, in giardino, alcune piante alpine che aveva fatto trapiantare su una roccia e che fiorivano mercè le sue cure, quando gli fu annunziato l’arrivo del suo buon amico Rolando, il quale, venuto anche questa volta all’improvviso e impaziente di salutarlo, seguiva il segretario. I due giovani s’abbracciarono con effusione, poi Rose presentò:

— Il conte di Montemagno; la signorina Aparia. — E nel proferire questi due nomi uniti la sua stessa voce gli diede un brivido che non seppe spiegarsi.