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— Nè io permetterei che tu coltivassi questo tuo morboso istinto di fuggire la gente — mormorò la marchesa. — A poco a poco lo vincerai. Intanto, dottore, se non lo dispiace, m’indichi ove possiamo trovare un buon caffè!...
— Un caffè?... mah! in nessun luogo, marchesa, perchè qui è assolutamente proibito.
— Proibito!
— Non per lei che non ha bisogno della cura. Potrà prepararglielo in stanza la cameriera, ma non acconsentirò mai che la signorina s’avveleni con questa bevanda eccitante.
— Io sono avvezza a prendere tre o quattro caffè fortissimi al giorno! — disse Manuela.
— Brutta consuetudine.... la smetta.
— È impossibile!...
— Impossibile non è alcuna cosa che stia nel dominio della nostra volontà. Si provi, si eserciti a negare al suo corpo questa servitù dannosa. Da prima esso si ribellerà un pochino, poi dovrà cedere alla forza maggiore.
Manuela non aggiunse sillaba, ma i suoi profondi occhi castani sfavillarono.
Rose la guardò con viva attenzione, poi le prese il polso e disse colla solita amorevolezza:
— Ella non ha mangiato stasera, me ne sono accorto.
— E vero, mangiò poco o nulla — confermò la marchesa, mortificata.
— Domani, quando avrà passeggiato, si sentirà