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la posizione in cui egli le aveva lasciate. S’impose di accompagnare ella stessa la fanciulla ai concerti, frequentò i teatri ed aperse la sera il suo salotto ad una scelta d’amici, di letterati e d’artisti.

S’ella avesse mai dubitato che la presenza giornaliera di Montalto nella sua casa potesse riuscire pericolosa, il piano di accogliervi degli altri uomini, ai suoi occhi forse più interessanti, l’avrebbe sollevata da questo scrupolo; ma mai le era balenato alla mente il pensiero che il giovane musicista possedesse le qualità necessarie per attrarre esclusivamente l’attenzione della sua figliuola. Dotata d’un carattere nobile e profondo, ma positivo, ell’era poco suscettibile ai facili entusiasmi e affatto priva d’immaginazione. La serietà precoce di Violante e il fatto ch’ella conosceva il maestro fino dalla fanciullezza l’avrebbero già rassicurata da ogni possibile timore o sospetto, senza riflettere alla deformitá di Montalto, ostacolo per lei assoluto.

Ma il giovane possedeva molti pregi che potevano far dimenticare quella sua disgrazia; la stessa dignità, con la quale aveva saputo sopportarne i sacrifizi così gravi alla sua coraggiosa giovinezza, lo rendeva degno della più alta considerazione. Anima piuttosto altera, esclusiva e avvezza ai patimenti silenziosi, egli lasciava trasparire da tutta la persona una certa morale raffinatezza, che nel volto, spirante un ardore contenuto, raggiun-