Pagina:Turco - Canzone senza parole.djvu/24


— 16 —


alcune grandi kentie, coltivate in vasi orientali, completavano l’addobbo semplice e ricco sul quale la sera tre fulgenti lampade elettriche diffondevano la loro luce intensa e tranquilla.

Era nella genialità artistica di casa Riace qualche cosa di sommamente puro e signorile che allettava lo spirito elevato di Montalto

Quanta serena felicità in quelle ore confidenti, quando le due creature nate per intendersi sentivano vibrare l’armonia delle loro anime all’unisono con le armonie musicali, quando la nobile passione dell’arte le trasportava al di là di tutto ciò che può esservi di terreno nella simpatia fra l’uomo e la donna, insegnando alla loro austera giovinezza la più alta, la più divina poesia ch’è quella del sentimento inconsapevole di sè stesso!...


🞻 🞻 🞻


Una volta, al solito ritorno dalla campagna, in cui egli, quell’anno, non aveva potuto recarsi, Montalto trovò la sua scolara mutata; gli pareva d’averla lasciata bambina e di rivederla donna, tanto ogni traccia della fanciullezza era in lei scomparsa. Violante s’era fatta un pochino più alta ancora e, crescendo, aveva raggiunto, col primo fiore della giovinezza, un’armonica e casta leggiadrìa di forme ch’era come un riflesso esterno della sua anima.

Montalto, che aveva desiderato ardentemente