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fedele, contradicente alla curva fiera dei sopraccigli, alla piega un po’ tenace delle labbra.

— Durante il mio soggiorno alla villa — io ripigliai, vedendola molto contristata da quelle parole — la sua benevola cortesia a mio riguardo, non si è smentita un solo momento, ma l’accerto, signorina che nulla, nulla mai m’avrebbe fatto pensare alla preferenza lusinghiera ch’ella volle accordarmi.

— E pure — disse Emilia, con un filo di voce — io mi sentii damarla il primo giorno ch’ella entrò in questa casa. E quando morì il mio caro babbo, che la teneva in grande considerazione, il mio affetto si confermò fra le angoscie della sventura. Non sono donna da amare due volte nella vita. Le cose forti sono le più profonde, Alvise, e non vengono così facilmente alla superficie.

Dinanzi a quella confessione così schietta e così nobile, il mio turbamento s’accrebbe fino allo spasimo, ina non seppi proferire la gentile, l’affettuosa parola alla quale Emilia aveva diritto. Ella vide quant’ero perplesso e angustiato, e, subito dimentica di sè, disse con grande bontà:

— M’accorgo che non è in grado di darmi una risposta.. se crede, Alvise, aspetterò. Qualunque decisione ella vorrà prendere, sono sicura che non avrò mai a pentirmi della confidenza che le feci, perchè la credo un uomo d’onore. Aspetterò due o tre giorni — riprese, vincendo nobilmente la giusta alterezza dell’animo. E, alzatasi, si mosse

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