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Poi aperse una bellissima porta di noce scolpito, e subito soggiunse:
— Questa è la biblioteca di casa Subeiras: vi troverai molte cose interessanti, anche delle opere moderne di medicina..... Ma lascia che prima ti conduca al tuo alloggio.
Salimmo la bella scala di marmo scuro e, infilando dei larghi corridoi, giungemmo all’ala destra ove Un cameriere vestito di nero ci aspettava. Trovai due stanzette deliziose. Affacciandomi alla finestra, sentivo l’olezzo d’una pianta di gelsomino azorico che allargava i suoi rami, tutti stellati di bianche corolle, sulla facciata; vedevo, nel sottostante giardino, le aiuole color di fiamma dei gerani e delle begonie e fra due gruppi di quercie secolari un lembo d’orizzonte ove la linea verde della pianura si perdeva nel cielo.
— Tu ami molto i fiori? — io chiesi.
— Non so... Ho forse imparato ad amarli e sono avvezzo a vederli... Emilia li coltivava con passione. Ciò che li abbellisce ai nostri occhi è senza dubbio il gentile rapporto ch’essi hanno con la donna... T’aspetto nel parco — riprese egli, troncando in fretta il discorso.
Quando scesi, Curzio fumava all’ombra di un platano gigantesco, con un bellissimo cane danese accovacciato ai piedi. In un boschetto, á poca distanza, un cameriere stava preparando la tavola. Desinammo così all’aperto, uno in faccia all’altro.
— Dunque tu vivi qui proprio solo? — osai domandargli.