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ciulla si tacquero e incoraggiato da quella bontà generosa, Lodovico le chiese:
— Non vuoi nemmeno augurarmi un po’ di bene?
— Oh si, tanto, tanto bene le auguro — ella mormorò.
Il giovine l’aveva presa per le mani con l’antica tenerezza.
Mia povera Natali! che cosa devo farci? se avessi potuto sposarti... ma non era possibile, lo sai, lo capisci, non è vero?
— Lo capisco — rispose la fanciulla nella sua umile dignità — e ella abiterà qui, nel palazzo... naturalmente...
— Sì, al secondo piano.
Dopo una breve pausa, il giovine riprese non senza una certa esitazione:
— Sarei contento se col tempo... anche tu ti facessi sposa...
— Io? — ella esclamò con un fiero lampo di disgusto nello sguardo, poi nell’ansia di nascondere il suo tormento, soggiunse:
— Può essere...
— Ma intanto rimarrai, non è vero, rimarrai presso mia madre?
— Che cosa posso sapere? - mormorò la fanciulla, come trasognata.
— Natalia, non mostrarti così triste!.. io sarò sempre un buon amico per te, devi starne sicura...