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ove pose a ruba molti castelli di Spinetta Malaspina. Per le quali opere lui condotto a Lucca, ed accusato di furti e di uccisioni, Ranieri II della Faggiola condannò ad avere il capo reciso. E giá la scure feriva Castruccio; ma il popolo minacciò di levarsi a stormo, e il podestá fu costretto di mandare a Pisa pel padre, che sedendo a mensa intese il subito caso. Prolungato per breve ora il convito, ei sorse per andarne a Lucca; pur non fece si presto che i lucchesi non fossero corsi a romore per liberare Castruccio e per gridarlo signore della cittá. Neri della Faggiola fuggi a gran pena. In quello stesso punto, essendo partito Uguccione, Coscetto del Colle assaltava in Pisa il palazzo del podestá; e, cacciatine i seguaci di lui, metteva Pisa in balia di Gaddo della Gherardesca, vendicatore degli uccisi Buonconti (aprile 3). Uguccione pervenuto alla metá della via, che da Pisa conduce a Lucca, fu chiarito della doppia sventura: forse l’avrebbe schivata, e forse altre sorti avrebbe avuto l’Italia, solo che di picciol tempo avesse egli affrettato l’andare. Visto che l’adirarsi era vano, ei riparò presso il marchese Spinetta Malaspina: indi venne a Modena, ove gli onori a lui resi non poterono se non rammentargli la sua sciagura. Di Modena cavalcò al Monte Feltro nativo, donde in ultimo si ridusse a Verona. Can Grande onorò l’illustre guerriero, e il prepose al comando generale delle sue armi.

L. Primo pensiero di Gaddo della Gherardesca era la pace col re di Napoli. Firenze, giá meno severa cogli esuli, riammetteva fra le sue mura i Pulci, gli Arrigucci ed i Cerchi (giugno 24), eccettuati ciascuno dalla riforma di Baldo di Aguglione. La sede romana vedevasi tuttora vacante per la morte di Clemente V: infine Iacopo di Cahors fu innalzato al trono pontificale col nome di Giovanni XXII. La quale scelta s’ignorava in Italia, quando nel Castel nuovo di Napoli pattuivasi la pace fra i pisani e Roberto. Nel trattato non tralasciarono di affermare, che il Faggiolano era stato cagione unica della guerra (1317). L’opera fu terminata l’anno seguente: Pisa, Firenze, Pistoia e quasi tutta la Toscana vi consenti, tranne