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del veltro allegorico di dante 71


Napoli. Cagione a noi sconosciuta produsse tal cangiamento, e alla volontá di dedicare la terza cantica sostituí si lunghi e fieri rancori.

Ma non potrebbe perdonarsi al poeta se nell’atto che si mordeva Federigo nel Purgatorio, lo avesse poi nel Purgatorio medesimo lodato magnificamente, chiamando lui onore della Sicilia e Giacomo dell’Aragona (Purg. III, 116). Cosi finora si è creduto che Dante avesse parlato di questi due fratelli, ed io credeva così fino a che non mi si fece chiaro doversi questa lode attribuire al solo giovinetto Alfonso, il quale col padre guerreggiò in Aragona contro Carlo di Angiò per la difesa della Sicilia. Alfonso mette di accordo l’Alighieri con sé medesimo, e lo assolve dalla taccia di una manifesta ed ignobile contradizione: poiché se non fu Dante amico di Federigo e per conseguenza colpevole dell’averlo si oltraggiato quando fini l’amicizia, neppur dovea l’Alighieri nella stessa cantica lasciar vestigio della lode a fianco di cotanto biasimo. Scevro affatto da odio e sacro solamente all’amicizia ed alla riconoscenza è l’ottavo canto del Purgatorio, dove rammentansi le oneste accoglienze di Nino Visconti giudice di Gallura (Purg. VIII, 52-55), e si leggono lo splendido elogio dei Malaspina di Mulazzo (Purg. VIII, 118-132), ed una delle piú commoventi predizioni dell’esilio di Dante (Purg. VIII, 133 139). Me ancora, divelto dalla mia patria, in amichevole ospizio tenne alquanti di vicino a Mulazzo Giuseppe marchese Malaspina, dalla gentilezza degli avi suoi punto non tralignante: vagammo insieme nel Val di Magra ov’ebbe stanza il poeta: rileggemmo sovente i versi, pei quali non può perire il nome dei Malaspina.

XXXIX. Verso la metá dell’anno 1309 giá nel giovinetto Can della Scala cominciavano ad apparire le prime scintille del suo valore. Collegatosi egli con Franceschino Malaspina, recossi con alcuni dei Buonaccolsi a Parma in soccorso di Giberto di Correggio per guerreggiare i guelfi delle circostanti cittá (settembre ió). Ma Bernardino da Polenta si era nuovamente unito a costoro, e in nome della Chiesa romana con