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del veltro allegorico di dante 43


di non pochi avvenimenti d’Italia. Simboleggiati la corte romana coll’immagine di una donna e Filippo il bello di un gigante (Purg. XXXII, 148-160), il poeta cantò delle antiche loro amistá (ibid. 153) e delle ultime violenze di Anagni (ibid. 156): affermando, che tal gigante avea flagellato la donna, perché quella rivolse l’occhio vagante a lui Dante Alighieri (ibid.154155). Nelle quali parole, argomento al certo di maraviglia, vide altri figurato in persona del poeta la parte ghibellinesca: ma fino alla morte di Bonifazio Dante non fu ghibellino, e se fosse stato, chi piú mentre regnava odiò i ghibellini che Bonifazio? Dunque la parte, cui finse Dante aver sorriso la donna, fu quella di Dante istesso non ancor uscito dei guelfi, e quella di Uguccione della Faggiola venuto apertamente agli accordi con Roma: fu la parte di entrambi, e de’ ghibellini-verdi e di tutti coloro che il papa voleva opporre alla casa di Francia. Per questi maneggi vieppiú inferocito Filippo il bello, maturò l’onta di Anagni, e sospinse gli sdegni anche oltre la tomba dell’avversario.

XXIII. A Bonifazio succedé piú mansueto pontefice, Benedetto XI (ottobre 22). Ed or sí, Corso Donati si condusse a tanta superbia, che diè mano ad ordinare una nuova setta in Firenze (1304). Volersi rivedere le ragioni del comune, volersi punire i malvagi amministratori dei pubblici denari: ciò egli diceva, e la voglia di sovrastare a tutti traevalo in guisa che gli fu forza di cercar seguaci fra gli esuli. Accostossi dunque agli amici di essi, nel mezzo de' quali primeggiava Lottieri della Tosa vescovo di Firenze. A questi giorni, erasi compiuto il parentado fra una figliuola di Uguccione della Faggiola e lui messer Corso Donati, ovvero un suo figlio; i contemporanei scrittori vanno chi nell’una e chi nell’altra sentenza; maggior fede possono meritare coloro che ciò narrano del figlio, poiché messer Corso avea di fresco sposato una degli Ubertini di Gaville. Vieppiú allora si avvicinarono le famiglie del Faggiolano e dell’Alighieri: e certamente una figlia di Uguccione allogata nel cugino o nel nipote di Gemma Donati non può non credersi affine al marito di questa.