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molto; ma se sapeste quale sciocchezza è stata la mia d’impelagarmi in questa balorda impresa della Storia, con tutte le ire, che dovete e potete avere contro il mio silenzio, dovreste compatirmi alla fine. Addio, mia buon’amica, io sono e sarò sempre, ecc. ò). Napoli, 20 aprile 1836.

(1) Nella lettera (30) del 18 ottobre 1836 da Napoli, parla di un’epidemia che andava manifestandosi colá; nella seguente (31) del 20 giugno 1837, pure da Napoli, ringrazia d’un libro che ha ricevuto; ed infine, in quella (32) dell’11 giugno 1838 dalla stessa cittá, descrive la medaglia della regina de’ francesi, da lui ricevuta in dono.