Pagina:Troya, Carlo – Del veltro allegorico di Dante e altri saggi storici, 1932 – BEIC 1955469.djvu/174

la metá o pei due terzi del loro guidrigildo giusta le leggi 41 e 42 dell’editto stesso. Ma nei casi di essere stati battuti o legati, siffatto apprezzo doveva farsi secundum nationem eorum, cioè secondo «i loro natali», e non giá secondo la legge delle nazioni ov’erano venuti alla luce; come pretese il Lupi non ponendo mente che i servi e i liberti e i gargangi ingenui dovevano seguire la legge del longobardo: e longobarda era certamente la legge che seguitava il re dei longobardi. La legge 378 per le battiture contro i suoi servi si spiega facilmente da lui stesso, allorché dice che simili oltraggi sono in deridiculum (1. 41 e 42) e potendo fra i suoi servi battuti o legati esservi tale, o prigioniero di guerra o altrimenti caduto in servitú o degradato della cittadinanza che pur nasceva dal sangue piú nobile, fu giusto che Rotari dicesse doversi quel deridiculum multarsi secundum nationem dell’offeso. Né l’essere «aidio o ministeriale o servo rustico e mancipio» toglieva che non si potesse far parola della chiarezza del sangue di coloro che cadevano in quelle miserie di condizione civile: la «nobilissima romana» Teodota potè ben dunque o essere prigioniera di guerra o ministeriale della reina Ermelinda: né Paolo Diacono dice il contrario: Teodota fu captiva puella et lame?i nobilis e sposata dal re Grimoaldo, come narra lo stesso Paolo (IV, 47). Poteva del pari Teodota esser garganga romana in corte della inglese regina.

E cosi, parmi, ho risposto ad un tempo al suo quarto e sesto dubbio: sul quale sesto aggiungo che anche io non credo esservi stati * tributi indiretti o excises o gabelle» ed altre simili cose fra i longobardi: né vi è bisogno di alcuna di esse per chi crede che gl’ingenui non possessores furono distribuiti fra le varie classi servili, da quella di aidii e di ministeriali fino a quella di servi rustici. Di romani saliti a qualche dignitá fra i longobardi non mi rammento di averne trovati, né in Paolo, né in alcun documento: se vi fossero come io credo che pur vi furono, erano stati naturati longobardi ed aveano presa quella cittadinanza o come gargangi se stranieri, o come affrancati, se nati fra i longobardi. Bisogna da questi