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l’effigie o la menzione di qualche vittoria degl’imperatori di Oriente, soglionsi addurre si come una prova della soggezione de’ popoli gotici e burgundici verso l’imperio; ma senza tali effigie le monete non avrebbero avuto corso fuori de’ regni occupati da quelli genti; ciò che avrebbe soprattutto nociuto a’ commerci de’ visigoti e degli ostrogoti, una gran parte delle cui provincie situata era sul mare. Le monete de’ re ostrogoti contengono un qualche maggiore o minore segno d’ossequio agl’imperatori secondo le piú o meno amichevoli disposizioni dell’Italia verso Bizanzio ne’ periodi vari della guerra gotica. Delle monete de’ franchi ho parlato separatamente; quelle, cioè, che coniavansi per virtú degli speciali trattati di Giustiniano co’ figliuoli e nipoti di Clodoveo.

23. Tolta di mezzo la soggezione diretta, massimamente feudale, dell’imperio, i re ostrogoti aveano un grande interesse a voler convalidare con l’autoritá e con l’assentimento del senato romano il titolo della vittoria conseguita sopra Odoacre. Teodorico non tralasciò di raccomandare ad Atalarico d’onorar il senato; né omise Atalarico di volersene conciliare con ogni sorta di promesse la benevolenza. Era questo lo scudo migliore degli Amali contro l’odio degl’imperatori, fino a che Roma trovossi di accordo apparentemente con Ravenna. La gara fra l’una e l’altra fu, dopo la contrarietá delle due religioni, cagione principalissima della ruina de’goti; poiché il senato ed il popolo romano, sperando ristorar la propria fortuna e maggioranza, parteggiarono in favor di Bizanzio, che usurpò i loro dritti, a’ quali né Totila, né Teia ebbero da un’altra parte, verso gli ultimi giorni del regno loro, un degno risguardo; colpa de’ furori della guerra, che allora si combatteva. Ma non per que’ furori venivano e non venner mai meno gli antichi dritti, odiosi cotanto agl’imperatori bizantini, che pur tuttavia s’attribuivano il titolo di romani: evidente menzogna, la quale attestava l’antichitá e la santitá di quelle medesime ragioni, che conculcavansi e si tenevano a vile.

Ora mai, a rammentare i principali avvenimenti narrati ne’ due primi volumi, bastano i cenni fatti fin qui. Una delle piú