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Testa di giovane dio (Apollo?) entro corona di lauro. Id. Come la precedente.
gr. 4,20; mm. 30.
Testa di Hephaistos a d., laurata, ha dietro di sè una tanaglia. Id. Hephaistos, come nel conio precedente, in cerchio di palline.
gr. 6; mm. 20.
Poole, p. 263, n. 78.
Testa di Hephaistos a d. coperta di pilos conico. Dietro la testa è una tanaglia. Il tutto in cerchio di palline. Id. Hephaistos in piedi volto a s. Tende la destra, tenente tanaglia; con la sinistra ha una lancia.
gr. 3,20; mm. 21.

Altre del peso di gr. 3,10; 4,90.

Testa di Poseidon barbuto, a d., laurata. Il tutto entro cerchio di palline. Id. Come la precedente.
gr. 4; mm. 21.
Poole, p. 263, n. 80.

Altra di gr. 3,50; 5 (Poole p. 263, n. 77).

Come la precedente. Id. Guerriero romano vestito, che presenta con la d. la lancia, e con la sinistra regge una faretra (o una tuba?).
gr. 4; mm. 18.
Poole, p. 264, n. 85.

Altre di gr. 2; 2,10; 3; 3,50; 3,90.

Ve ne ha di piccolissime e per conio identiche alla precedente: gr. 1,50; 2,40; 3,20; 3,40.

Testa di Poseidon, a d., laurata, entro cerchio di palline. ΛΙΠΑΡΑΙΩΝ.
Roma (?) stante, tenente a destra tanaglia (?) a sinistra lancia.
gr. 7,20; mm. 21.
Poole, p. 264, n. 86.

Plinio, la sola e povera fonte per la ripartizione delle comunità della Sicilia, annovera Lipara come uno dei due oppida civium romanorum (Plin. N. H. III. 9. 14), ai quali Cesare accordò la latinità1.

  1. Cfr. J. Marquardt, L’Amministraz. pubblica rom. trad. E. Solaini. Firenze 1887 pag. 262). Tra questa epoca e quelle anteriori al conferimento della cittadinanza romana ed alla ripartizione della provincia di Sicilia in sette colonie militari per opera di Augusto, sono i conii seguenti, gli ultimi cioè dell’isola, nei quali si leggono i nomi dei duumviri municipali Marcius e Asoncius.