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Alla stessa categoria appartengono i conii seguenti, sul cui rovescio manca il delfino e sono invece i segni della valuta, espressi in globetti, variamente disposti, ma quasi sempre in maniera da potersi facilmente addizionare. Notevole il diverso atteggiamento del nume, nel dritto. Nell’epigrafe si usa indifferentemente l’Ο e l’Ω.

Hephaistos sedato come sopra; con la sinistra tiene in alto un cantaro. ΛΙΠΑΡΑΙΟΝ.
L’iscrizione è incisa all’intorno, entro cerchio di palline. Nel centro, 6 globetti, due a due.
gr. 10; mm. 25.
Poole, pag. 254, n. 32.

Altre di gr. 6; 7; 8; mm. 22 (Poole, p. 259 n. 32);

Come la precedente. Id. Come la precedente. I globetti sono disposti in senso verticale e si addizionano tre per tre.
gr. 6,07; mm. 24.
Poole, p. 259 n. 34.


Una diversità nei dettagli ci è fornita dalla seguente moneta in cui manca l’epigrafe:

Come la precedente (consunta).
gr. 10,50; mm. 27.
Come la precedente. ΛΙΠΑΡΑΙΟΝ.
I sei globetti sono disposti in maniera che cinque di essi sono attorno ad uno.
gr. 5, 75; mm. 22.
Poole, p. 259, n. 35.

Ve ne ha un’altra del peso di gr. 6, 40.

Come la precedente. Id. I sei globetti si addizionano sommando tre e tre.
gr. 3; mm, 19.
Poole, p. 260.

Ve ne ha delle seguenti varietà di peso: gr. 1,90; 2,10; 2,10; 2,20; 2,30; 2,60; 2,70; 2,80; 3; 3; 3; 3; 3; 4; 4, 70; 5,20.