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perdè la vita, guidati da Gorgo, Testore ed Epiterpide, cercarono refugio nelle isole del gruppo lipareo1.

Qui furono bene accolti dai cinquanta superstiti della razza che vantava le sue origini da Aiolos, e con essi accomunarono la vita e gli averi. Diodoro dice che posero in comune il terreno delle isole e se lo divisero per venti anni, poi tornarono a dividerselo (V. 9. 4) e costituirono una popolazione sola. La quale, essendo le isole infestate dai pirati Tirreni, parte restò al lavoro dei campi, parte si pose di guardia a difenderli dalla pirateria. La proprietà fu dunque coltivata e goduta in comune, come del resto era avvenuto ed avveniva anche in più luoghi della Grecia2 e forse altrove.

In questa prima età, e forse per tutto il VI e parte del V secolo, la storia di Lipara si concentra in lotte ch’essa sostenne vittoriosamente contro i Tirreni, per le quali l’isola assai spesso dedicò ἀπὸ τῶν λαφύρων .. ἀξιολόγους δεκάτας .. εἰς Δελφούς3.

Nel secolo V, durante il periodo della guerra del Pelopon-

  1. Diod. Sic. V 9 [Timeo]; Paus. X 11; Thuc. III 88, Strab. 275 C. [Antioco Siracusano]. Cfr. Beloch, Griech. Gesch. I 184-185, il quale dice che gli avanzi delle genti di Pentatlo «sah sich gezwungen, auf den öden liparischen Inseln eine Zuflucht zu suchen, die damit dein Griechentum gewonnen wurden (pag. 185).» Naturalmente l’«öden» del Beloch è in significato di «spopolato» non di «disabitato». Uno strato greco anteriore alla stessa più antica età della colonizzazione (sec. VIII) fu già riconosciuto dagli scavi, ed io tentai di provarlo per la via dei miti (Cfr. Il mito di Crono in Sicilia), come l’Orsi per quella degli scavi. E poi non mi pare possibile che quelle isole siano state disabitate, e perchè i profughi non vi avrebbero trovato ciò di cui abbisognavano, e perchè la localizzazione della leggenda di Liparo è certamente anteriore al secolo VI, e questa localizzazione suppone ed ammette una stratificazione italica anteriore alla colonizzazione greca. Del resto, anche il Beloch afferma che il culto di Hephaistos fu anteriore all’epoca della colonizzazione, quando ci dice che «als dann die Griechen s p ä t e r die vulcanische Inselgruppe von Lipari entdeckten, sahen sie dort einen der Lieblingssitze des Gottes, und betrachteten diesen infolgedessen als Schutzherrn der Ansiedlung, die um den Anfang des VI Jahrhunderts auf diesen Inseln gegründet wurde» Griech. Gesch. 1170.
  2. Cfr. Beloch, Gr. Gesch. I. 87 - 89.
  3. Diod. Sic. V 9. 5.