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Altri lavorano l’autunno e l’inverno a fare salami ed altre qualità di carni insaccate, del qual genere d’industria si fa smercio grande in Germania e fino in Polonia. Per ciò si allevano in tutto il Trentino con utile notabile molti majali.

Se dobbiam credere a Pirro Pincio, scrittore di Annali trentini, ci fu tempo in cui li Nauni, abitatori della valle che dicesi Non, somministravano a Trento il grano occorrevole. Ciò avveniva perchè da una parte i Nauni erano allora in minor numero, e non coltivavano gelsi, nè viti a pergola, ma solo a filari, e vivevano frugalissimamente; dall’altra i cittadini, che pur erano in generale frugali, per la difficoltà delle strade, e per mancanza di concorrenti, non trovavano essere di vantaggio avere magazzini di grano comperato altrove. Negli anni di carestia era poi tutto in disperazione. Al presente gli abitanti delle valli, e i Nauni stessi, vengono in Trento a caricare molte migliaja di moggi di grano presso mercanti stabili in città, che ne fanno compera nel Regno Lombardo-Veneto, e che vi guadagnano somme notabili.

Il lino e il canape che si coltiva nelle valli non bastano a’ bisogni dei Valligiani, che vo-