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e chi pretende che il Romanino, sia autore di parecchie di queste dipinture. Certo è che molti e valenti furono i pittori. Si conservano qui anche in buon numero quadri lavorati da mani maestre, ed altre rarità molto pregevoli.
Chi di siffatte cose non è amante, salga sul poggio, dove si può da vicino osservare la Cascata di Sardagna. Il casino ch’è sulla vetta, e la circostante campagna, novello acquisto del dottore Catturani, che se ne va formando una delizia, invitano ad andarvi almeno a fine di vedere da quella parte la città e le colline a lei prossime col resto delle sue vicinanze. Veggonsi ivi nella cappella dipinture di non piccol merito. Al burrone della cascata vassi pel bosco. Misurata l’altezza dal ciglione del monte, dove l’acqua si riversa in giù fino ai massi che percuote cadendo, si trovò essere di piedi quattrocento ottantaquattro di Parigi. Presso al detto poggio era un ospitale detto di San Nicolò. E leggiamo che il vescovo Aldrigeto, da Campo di Giudicarie, nel 1241, fece ottimi regolamenti pel buon governo di questo pio istituto.
Ardua è la salita a Sardagna, e, tranne forse un bel quadro nella chiesa, poco di notabile vi si trova; ma può essere a qual-