Il secondo viaggio sarà più campestre, e pur non meno piacevole del primo. Si esce per Porta d’Aquileja, e per la via regia ascendesi su per la pendice delle Laste. Dopo un bel tratto di cammino, che poco o nulla vi affatica, perchè i colti, le case di campagna, e le belle vedute sempre nuove rallegrano, vi si affaccia il sontuoso elegantissimo palazzetto del conte Simone dei Consolati, al quale si va per una via alquanto ripida ma spaziosa, da solide alte muraglia sostenuta. Il luogo è detto Fontana Santa, Il complesso de’ fabbricati di questa amena villa è maestoso e rallegrante. Gli orti, i giardini, i vigneti, il bosco, la stretta valle, il rigagnolo che vi scorre per entro (il quale talvolta si fa torrente, che col nome di Saluga, scendendo minaccioso fin a porta d’Aquileja, sparge paura nella città), formano un tutto delizioso che indica intelligenza, buon gusto e sollecita cura. Nelle ornate camere del palazzino ha sospese il padrone preziose dipinture della sua galleria. Anche nella pulitissima cappella, collocata sola in forma di rotonda sopra un’eminenza, vedi un Riposo in Egitto del cav. Vanni, ed una Madre Amabile del valente Hayez, che ti obbliga a raccomandarti alla Santissima