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tempo abbandonato, conserva ancora le sue belle forme, non però gli a fresco che vi si ammiravano, i quali furono guasti da un incendio, e poscia ·dalle intemperie cui restarono esposti molti anni per la infelicità de’ tempi di guerra e di rivolgimenti. Un Madruzzo Vescovo Principe fu quegli che ’l fece erigere. Ed ho udito dire a più vecchi nelle tradizioni del paese assai versati, aver esso ordinata questa bella fabbrica per ricevervi ed onorare il giovane figlio di Carlo l’Imperatore, che poi fu il secondo Filippo di Spagna. Il palazzo è detto delle Albere, perchè la via che vi conduceva era fiancheggiata da due lunghe serie di pioppi italici, che noi diciamo albere.
Avvicinandosi all’Adige, sulla cui ripa è un sentiere che guida a Porta Bresciana, si vede a mezzo del cammino in fondo bene colto un casino ombreggiato da salici piangenti, delizia che preparò a sè ed ai benefiziati suoi successori, l’ab. Francesco Ravelli, come dice una lapide collocata sul lato orientale della fabbrica. Quivi, passeggiando nell’orto per li viali siepati di altea, benchè il luogo sia basso, veggonsi gli elevati dintorni della città in gradevolissimo aspetto.