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il ponte una cateratta, ed avviarsi parte pel suo alveo, e parte per un canale a muovere le ruote de’ mulini e fornire di acqua la città. Il meglio però che quivi si può vedere si è un’amena collina, o più tosto grande falda del monte che innalzasi a settentrione, sulla quale matura in grande quantità uva, da cui si spreme vino squisito.

Dilungandovi dal ponte andremo al Convento, ch’è sopra un alto poggio. I Padri Francescani riformati ne accoglieranno amorevolmente, e ci narreranno la origine e i progressi di quel chiostro, e ne condurranno alla ricca loro biblioteca, facendone vedere le gravi fatiche del P. Giangrisostomo da Avolano, coll’ajuto delle quali, e col soccorso de’ volumi stampati del P. Bonelli da Cavalese, si potria scrivere un grande tratto di storia della Chiesa e del Principato di Trento; e sul monte, dove hanno loro orti, c’indicheranno vedute oltremodo bellissime, e ne faranno attenti alle sontuose arginazioni del Fersina, e tanto ne piacerà quel soggiorno, che ci partiremo di là non senza sentirne rincrescimento.

Giunti sul piano, ci avvieremo, prendendo la sinistra, al luogo detto San Bernardino