Pagina:Trento sue vicinanze 1836.djvu/62


58

sè in lontananza la montagna altissima di Gaza, dove nella estate vanno pascolando le pecore. Ciò smentisce le asserzioni di coloro i quali parlarono di alpi coperte da perpetue nevi che circondano Trento, facendone rigido il clima. Le nevi cadono per ordinario su i circostanti monti alla fine di novembre, e spariscono interamente di maggio; e sul piano restano ora due, ora tre mesi, e questo non sempre, chè qualche inverno passa mite ed asciutto senza neve, come accadde dall’anno 1831 fino inclusive il 1835.

Volga quinci i passi più innanzi, e potrà osservare l’esterno verso oriente del Castello, e le mura, finchè si trovi a Porta Nuova, non molto più in giù sotto quella d’Aquileja. Là giunto vedrà il Monastero delle Dame della Carità stabilitevisi da circa un lustro per educare fanciulle povere. Vi ebbero prima sede religiosi di San Francesco. Lì pieghi a sinistra lungo il canale che introduce in città acqua derivata dal Fersina, ed inoltrandosi per l’angusta via gli verranno veduti parecchi mulini, in alcuni de’ quali si riduce in polvere la foglia del Sommaco (volgarmente Scotano, dal Mattioli detto Rhu Cotino, in latino Rhus Coriaria (che noi diciam Fojarola, pro-