Pagina:Trento sue vicinanze 1836.djvu/61


57

Borgo di San Martino, e la città dalla Torre Verde sino alla Vanghiana, e poco sotto il Ponte di San Lorenzo, scompare; una bella penisola formata da questo giro dell’Adige su la sua destra, penisola verdeggiante per viti, per gelsi, e per alberi fruttiferi; soprastante a questa lo isolato alto colle, che dalla sua forma di porro od escrescenza fu anticamente detto Verruca, ed ora nomasi Dostrento, dove sorgeva ne’ tempi andati un castello di retica origine, e fortificato dai Romani; al suo piede la villetta Piè di Castello, con un’antica chiesa; più in là di Dostrento colline e poggi coperti di belle macchie o di vigneti, ed abbelliti da vecchi e nuovi casini e rustici casali; una grande parete del monte dalla quale si precipita un ruscello formante un’alta cascata; sul monte un castagneto assai vasto; più in alto ampie praterie che inverdiscono la base dell’altissimo Picco di Bondone. E tutto questo mirasi di fronte. A sinistra si vede una parte della città e altre più lontane colline. A destra l’ampia e fertile pianura appellata Campo Trentino, e di là del fiume la stretta denominata di Vella, e a’ piè del monte la terra dello stesso nome; il quale monte, coperto di boscaglie, lascia vedere dietro a