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binetti, e indicare forse alcuni che io, per difetto di maggiori notizie, non posso nominare.
Non tralascerò pertanto di avvertire che belle dipinture sono presso il Vescovo Principe; che molti affreschi ornano la sala de’ conti Lodron; che antichi dipinti, e moderni, di Hayez, di Canella, di Palagi, ha nelle sue camere il C. Girolamo Malfatti; che i conti di Wolckenstein, i baroni Turco, Salvadori, Gaudenti, e i signori di Lupis, Schrek, Sardagna, Travaglia, Corradi, sono pure forniti di rare e pregevoli tele; che i conti di Thunn, e Spaur Giovanni (i quali per debito onoro e venero), oltre le rarità che custodiscono ne’ loro castelli nella Naunia, conservano anche qui dipinture bellissime; che il conte Simone Consolati ha una preziosa raccolta di quadri, d’incisioni e di sculture, e tra queste alcune opere del naune Insombe, che lavora in Firenze; e che il C. Benedetto Giovanelli fece con molta spesa dotta collezione di monete e medaglie e reliquie; altre dell’antichità, spettanti in gran parte al Trentino. Sua Eccellenza D. Antonio dei Mazzetti unì da ogni parte, senza risparmio d’industrie e di spese, quanto gli fu possibile di avere, ed ha moltissimo di documenti e di libri stampati e manoscritti risguardanti la nostra Istoria.