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esecuzione difficile, e forse anche come concetto simbolico, chè a que’ giorni ancora l’architettura ecclesiastica era tutta simbolica e piena di arcane significazioni.

Che se ci facciamo a considerare quest’edifizio dal lato settentrionale che risponde sulla piazza, non sarà inopportuno l’osservare come si veggano in questa fabbrica manifesti indizj di epoche diverse nelle quali fu data opera alla sua costruzione. Si guardi all’imbasamento, e si conoscerà di leggieri come dal suolo fino all’origine delle finestre le pietre presentino nella superficie tale stato di corrosione da non lasciare alcun dubbio che a questa base dell’edifizio non si debba attribuire una priorità di alcuni secoli sulla parte sovrastante. Di ciò fanno prova alcuni avanzi ornamentali di romane sculture innestati nella parte più antica della muratura, e il mutilamento delle parastate, o risalti a guisa di lesene, alcune delle quali riescono appunto là dov’è il vano delle finestre, ciò che manifesta chiaro essersi mutato il disegno. Si noti poi l’epoca in cui operò l’architetto e scultore Adamo arognese, i cui lavori si manifestano precisamente dall’origine delle finestre infino al tetto. Quindi si guardi al portico, il quale