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una facciata conveniente. In primavera e in autunno vi si danno commedie, e nella estate vi è opera ogni anno.

Nella contrada di San Benedetto è da osservarsi la casa Cazzuffi, su la cui regolare facciata sono dipinture a fresco riputate degne di attenzione, ma oltraggiate dal tempo. Un poco più in là presentasi alla vista un palazzo, del quale il basamento, le porte, le finestre, le cornici formano un insieme di robustezza grandiosa e per essere costruito di marmo dall’imo al sommo, ed ornato di rilevati medaglioni d’attraente bellezza. Il che si crederà facilmente ove sappiasi che al Decano Tatarelli de Fatis, che ’l fece costruire, ne diede il disegno Bramante da Urbino.

Tornando a scendere giù per contrada Lunga non può non essere osservato il sontuoso palazzo Zambelli, che più comunemente è detto Galasso. Non ci fermiamo a darne la descrizione perchè dobbiamo farne altre, e vogliamo essere brevi. Diremo solo essere questa una fabbrica, la quale, per comparire in tutta la sua grandiosità, dovrebbe essere posta sopra una piazza. A Lewald non piacciono questi palazzoni italiani. Quando non vi dimorano che due o tre vecchie donne, dic’egli, ed ha