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imponente. Combini chi può la bugia colla verità sopra il medesimo soggetto! Noi non abbiamo tanto di filosofia.

L’Archivio principesco e vescovile che quivi era, abbondante di preziosi manoscritti, è adesso in Innsbruck. Per buona sorte gran numero di documenti ne abbiamo stampati ne’ volumi del P. Bonelli, e moltissimi ne trascrisse di propria mano il Vescovo Principe Felice degli Alberti, i cui manoscritti si conservano da S. E. il presidente d’Appello Mazzetti, il quale ha pure copia del famoso Codice Vanghiano, pregiatissima raccolta di antiche memorie fatta per opera di Federico Vanga, Vescovo Principe, della Chiesa e del Principato assai benemerito, che resse in sul principio del secolo decimoterzo.

Uscito dal castello, passi il viaggiatore su la sottoposta piazza, ch’è detta la Mostra, ed osserverà ivi non piccolo movimento presso la Regia Dogana. Si faccia indi a considerare l’antica Torre Verde, che, non so per qual ragione, dicevasi una volta de’ Cavoli; quella torre alla quale fanno capo le mura che dal castello stendonsi in giù fino all’Adige, dove in tempo d’assedio attignevasi l’acqua occorrente al presidio. È opinione di alcuni che