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fossero anche i due celebri duchi di Trento Evino ed Alachiso, che a’ tempi de’ Longobardi fecero a questa provincia l’uno molto bene e l’altro assai male. Anche Agnello, vescovo, che resse in que’ tempi la Chiesa, fu uomo di gran merito, e pare doversi ritenere parente di Evino. Capitani valorosi e di grido furono un Giorgio Pietrapiana, vincitore del duce veneto Sanseverino, un Galasso, che militò per Ferdinando II in Germania e nella nostra Italia, e che nelle istorie si fa pari ai Tillì e ai Wallenstein, un Antonio dalla Valle di Non (probabilmente Antonio III di Tono), che fu compagno del gran Bajardo alla guerra contro i Veneziani al tempo della Lega. Ugone Candido da Caldesio, tre Madruzzi, due Thunn, un Firmiano, un Clesio, un Migazzi, furono cardinali di Santa Chiesa. Uomini di Stato e protettori delle belle arti avemmo ne’ vescovi Egnone da Piano, Federico Vanga da Bolzano, Bernardo Clesio, Cristoforo e Ludovico Madruzzi. Carlo Firmiano governò con lode la Lombardia, e vi fu rigeneratore de’ buoni studj. Quasi tutte le nostre nobili antiche famiglie vantano a ragione buon numero di loro antenati che si acquistarono gloria con opere virtuose.