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e le streghe possono a loro piacere disporre della partenza del diavolo, colla stessa fermezza con cui davano assenso alle più chiare verità; prestavano fede a scipitissime leggende in cui si narrano impossibili avvenimenti non meno, e forse più, che alle istorie avveratissime. Si giunse a conoscere che tutto questo era irragionevole, e, volendo scuotere il giogo de’ pregiudizj, come pur si doveva, qualcuno, senza accorgimento, andò troppo innanzi, e mise in dubbio verità sacrosante e dimostrate. Si è veduto che molti di quelli i quali erano deditissimi a certe pratiche divote, consumavano parte della contribuzione dei confratelli in cene e tripudj! e menavano vita scandalosa, e con poco giudizio si conchiuse che le pratiche esterne di religione servono di manto all’ipocrisia, e a far credere che per essere buoni basta essere divoti. Ma la più parte della gente conosce adesso che male istruiti e mal divoti erano molti de’ nostri vecchi, e sa benissimo che gl’increduli sprezzatori andarono fuori di via, verificandosi di loro che:

Dum vitant stulti vitia in contraria currunt.

Del resto in punto di religiosità debbo dir-