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Trento | 87 |
[Duca di Sassonia, e sue furie.] Sassonia Mauritio, che ribellato all’hora dalla Fede Catolica, e dalla Divotione di Carlo V. scorrendo con grosso Essercito sopra Norimberga, di là per l’Alpi Retie invase la Città d’Insprugg, o sia Eniponte, e mise in tal terrore tutto il vicino Paese, che à Trento si stava hormai, come se fosse Annibale alle Porte: Ne in vano temeva il più le furie d’Essercito Heretico una Città, che serviva di ricetto alla Santa Sinodo.
[Concilio interroto la seconda volta.] Si sciolse dunque ogni Congresso nella sesta Sessione li 28 Aprile 1552. E li Padri, doppo due diverse volte, che havevano intrapresi, e fatti tali viaggi, incommodi, e dispendij, si viddero astretti sospendere la continuatione dell’Opera, e si ridussero partire, Re Infecta, con essortazione publica à tutti li Christiani Prencipi, e Prelati, per l’osservanza intiera ne’ loro Dominij d’ogni Sinodal Decreto fin’ all’hora emanato, e Statuito.
[Trentini afflitti à causa di sciogliersi il Concilio.] Rimasero i Trentini tocchi sensibilmente nel cuore à questo colpo, sì per il Ben’ interrotto della Christianità; come per la svenuta speranza di vedersi coronar di glorie la loro Città da un ottimo fine di tal Concilio; e per l’utile non men considerabile, che lor cessava, del soggiorno di tanti Personaggi, e Prencipi.
[Animosità de gli Heretici.] Partiti li Cardinali, gli Ambasciatori, e tutti li Prelati, e Vescovi, che ritornorono alla residenza di loro Chiese, gli Heretici Protestanti, quasi liberati dal Fascino, e sciolti dal freno, gon-