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Trento 69

dovico, di cui fù Consiglier, e Cancellier di Stato.

Della prefata Famiglia Fati con essere sepolto poco lungi vive anche doppo il Fato il Conte Cavalier Cesareo Paolo Tabarelli, segnalato in Preture cospicue, e Ambascierie appresso i Cesari, e i Duchi di Milano, come si legge in Lapide vicino al Battisterio.

[Depositi notabili in Santa Massenza.] Notasi nella Capella sotterranea di santa Massenza, oltre diversi altri Vescovi, che vivono in Pietra, l’Urna, ò Cripta à sinistra dell’Altare, dove riposa il Vescovo Alberto secondo. Quell’Alberto, che non havendo havuto bastanti lagrime, per pianger le calamità del suo tempo sotto Lodovico Bavaro, morì alla fin consolato in veder questa Città di oppressa, e desolata, ch’era, rimessa nel suo pristino decoro, e libertà.

Davanti poi l’Altare si fà intendere la Tomba di quel grande Uldarico di Frumsperg, che nelle maggiori difficoltà da lui incontrate difese non solo costantemente la dignità, e ragione di sua Chiesa: ma l’ampliò. Degno per tanto dell’Inscrittione fattagli riparar dal Cardinal Lodovico Madrutio, e della Statua in Pietra, che vedesi eretta dietro l’Altare, dirimpetto à quella del Vescovo Giovanni Hinderbach.

[Altre Tombe notabili.] Nel mezzo del Duomo stà sepolto il Pincio Mantovano, che scrisse la Cronica, ò Historia de’ Duci Trentini, e meritò esser fatto Canonico della Catedrale sotto il Vescovo Cardinal Bernardo Clesio, che gli fu Mecenate. Leggo però nel Li-