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Trento 67


[Varij Depositi notabili.] In capo al Duomo giace in Urna marmorea il Giurisperito Calapino de’ Calapini, Famiglia di Trento estinta: se non che Vive per memoria di dottrina, Valor, e integrità. E l’effigie d’un tanto Huomo riposa in habito Togato di gran decoro. Nel Muro a destra della gran Porta vedesi l’effigie in Pietra à basso rilievo del Medico, e Consiglier Cesareo Pier’ Andrea Matioli Senese: Quello, che doppo haver commentato Dioscoride con molta lode, e indagato la Virtù de’ semplici Medicinali, senza mai poter trovar’ Herba, ò Dittamo contra il Velen di Morte, qui stà sepolto.

A canto della Porta dall’altra parte sta il Deposito del Conte Leonardo Nogarola, Consiglier del Re Ferdinando, Capitano di Trieste, e Huomo segnalato in molte, grandi Ambascierie appresso Prencipi.

Trovasi poi in Marmo la memoria di Giulio Alessandrini di Neustain Protomedico di tre Imperatori, cioè Ferdinando primo, Massimiliano secondo, e Rudolfo secondo; come chiaro si scorge dall’inscrittione.

E si nota la Tomba di Girolamo Roccabruna senior Canonico di Trento, Arcidiacono, e sommo Scolastico, Huomo d’insigne merito, e pietà. Nell’alto spicca da stemma Gentilitio una Rocca à punto imbrunita d’Oro. E più basso stà dipinta la di lui effigie con un S. Girolamo, che ode la Tromba del Giudicio, et appresso [Unica Verità.] il motto della scrittura: Vanitas vanitatum, et omnia vanitas.