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Trento. | 599 |
Un Prete Venetiano la fece principiare, anni sono, con gran lena: ma la Morte con haver troncato il Filo à’ di lui disegni, hà fatto restar l’Opera imperfetta, Si tien, che questo sia un gran Filone di Rame per la vicinanza d’altri, che si trovano lungo il Fiume, ò Torrente Fersina, che vi scorre. [Simpatia trà Oro, e Rame.] E poiche il Rame hà simpatia con l’Oro, anco di questo si suppone esservi la Vena: benche troppo ardua, e dispendiosa da scavarsi. Che poi vi si trovino il Mercurio, il Solfo, l’Allume, & il Vitriolo, non è da dubitare; mentre queste sono cose, che, al dire d’Alberto Magno, concorrono necessariamente alla procreatione de’ Metalli.
Osservato dunque benissimo il tutto, si trovò, questi Monti non meno dall’esterno, che dall’interno esser gravidi di Miniere, in conseguenza degni di sviscerarsi. E in tanto, ritornati li due Huomini dalle cime di Palù, portorono molte Scheggie di Minerale supposto d’Argento; ò almeno misto, à quel che mostravano li contrasegni. [Terra Sigillata in palù & altre Spetij.] Presa di poi la via del ritorno, trovassimo poco lungi il sito, dove sta la Terra Sigillata, & se ne raccolse buona parte; essendo vero, che in più Luoghi di Palù si trova di questa medema Terra con diverse altre sorti, cioè Rossa, Verde, Azzurra, e Nera; e, oltre di ciò vi nascono molte, e rare spetij di Semplici Medicinali. In rivenendo poscia Lungo la Valle verso Pergine, osservassimo in particolare trà i Monti Sant’ Orsola, e S. Lorenzo quantità di Campi, e Praterie con frequenti Alberi, fiorendovi all’hora trà