Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
590 | Trento. |
Orvieto, che percosse dal Sole trasparono à par del Vetro, come fanno à Lume di Torcia alcune Colonne in Venetia nella Chiesa Ducale.
[Caccie, e Pesche quali in Val di Fiemme.] Le Caccie in Fiemme sono bellissime di Quadrupedi, e Volatili quasi d’ogni sorte, regnandovi, oltre Cervi, e Daini, Cotorni, Cedroni, e Francolini. Le Pesche non meno vi abbondano in qualità, per le tante Acque buonissime, che vi scorrono, portando in particolare Truttelle, Temeli, e Capitoni di staordinaria grandezza, e gusto; così intesi dal Nob. di Trento Guglielmo Udalrico Saracini, ch’essendovi stato in visita co’l Vescovo Prencipe Carlo Emmanuel Madruccio, racconta gran cose delle Caccie, e Pescaggioni di Fiemme; dove sono anche sopra le Montagne diversi Laghi, uno de’ quali detto Aurai porta Salmerini; & un' altro Trutte grandi, e di carne rossigna, delicatissime. Rispetto poi al sito, ch’è proprio, abbonda Val di Fiemme d’Herbe, e Semplici medicinali anche rare di qualità massime nel Monte di Lastè de Santa, ch’è altissimo.
[Costumi, e vivere di Fiemme, quali.] Sono i Fiemmazzi, ò Fiemmani dediti al Lucro, e molto applicati al Traffico, nel qual s’impiegano. Il commercio de’ Legnami è il maggiore; ne mancano brigar’ anco altri Utili, secondo l’interesse, che loro porta. Nel resto vanno anzi da semplici, e con essere devoti, quieti e laboriosi, menano ancor vita gioconda, per la vicinanza tanto più, che han de’ Fasciani, Gente nata propriamente per star’ allegra, e che impara, sto per dir, nel Ventre Materno à suonar di Lira, & altri