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Trento. 577

Cesari; essendo però da stupire, come si stimi tanto un Cibo, che non rende sapor, che à forza di condimento; e in fatti non è, ch’escremento della Terra, come tutti i Funghi, in quel modo, che l’Ostrica è escremento del Mare. Onde Martiale:

Nolo Boletos, Ostrea nolo; tace.

[Caccie quali in Val di Lagaro.] Le Caccie regnano in Val Lagarina sì di Volatili, che Quadrupedi: non però gran fatto Selvaggi, per esser Valle domestica, e gentile. Accidentalmente si sono uccisi Cervi, di quelli cioè cacciati da altri Monti; & uno trà gli altri fù preso sotto Castel Barco, come appar memoria nel Palazzo di Nogarè.

[Chiesa di Villa di Lagaro.] Trà le Chiese di Val Lagaro è notabile quella di Villa, Tempio dedicato à M. V. con una Cappella ricchissima in honore di S. Ruperto eretta, e dotata dall’Arcivescovo Paris di Lodron à memoria del di lui Genitore Conte Nicolò, che standovi sepolto così parla in marmo di sontuoso Deposito

[Deposito notando.] Huc adsta Viator, & marmoreo in speculo itineris tui exitum ante vide, quam oculos claudas. Nicolaus Gentis Lodroniæ Comes hic iaceo, qui è septuaginta duobus annis plerosque in acie sub Austriaco gloriosissimo nomine fortissime steti. Demum Armis invicto mors receptui cecinit; Audivi; cecidi tot è pugnis, quas in Ungaria, Italia, Gallia, Lusitania, Terra, marique; non sine Palma depugnavi; umbram retuli, & huic Urnæ intuli, quam pietas filij Archiepiscopi fecit amplissimam. Cæterum me Comitem, & Militem, postquam ad cineres veni, una capere potest Galea.

Vicino à questa di Villa per Chiese moderne in bel sito à nobil modello si fà veder quella di Brancolino, & quella d’Isera,