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Trento. 559

Luogo di Caccia bellissimo, per ogni sorte di Selvaggi, stando le tante Foreste, che hà intorno. Le Nevi vi vengono dell’altezza d’un huomo, e più, e vi durano dal Novembre al Giugno per ordinario; sì che vien’ à essere un Luogo dove fà nove Mesi di freddo, e tre di fresco. Hà vicina la Sarca, che dà Truttelle esquisite, poco lungi stando tre Laghi, uno de’ quali è sempre gelato, gli altri due portano Salmarini.

[Luogo del Campo onde detto.] Sopra Campeo à mezzo miglio stà un Prato detto per Antonomasia il Campo, Luogo vastissimo, e che domina gran tratto di Paese. Dicesi che l’Imperator Carlo Magno (altri dicono Carlo Manno) havendovi accampate le Genti ò per esplorar’ i siti, ò per comhattervi li Pagani, lasciasse al Luogo nome di Campo, d’onde nominossi anche Campeo, prima detto Moschera, come cavo dalla già mentovata Cronica. [Cosa notabile di certe Medaglie.] Occorse in questo Campo l’anno 1634. che havendovi à caso una Talpa scoperto con la Terra certe Monete antiche d’Argento, scavatosi quel sito, se ne trovorono altre varie in gran quantità, così m’affermò in Campei il Vice Prior del Luogo; & alcune di tali Medaglie si mostrano ancor in Rendena stessa, di cui io farò punto à gloria di S. Vigilio, per cui vi fei capo.

Co’l descritto di Rendena può quì andar quel del rimanente di Giodicaria, che vien’ à essere tutto un Corpo in quattro membri; cioè Rendena; Giodicaria esteriore; Giodicaria interiore; e Val di Bon. Valli queste, che divise ambe quat-