Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/511


Trento. 507

[Clima di Riva, & suoi effetti di Stagione.] di Clima notabile con aria buona; e trà le quattro stagioni il Verno hà faccia di Primavera; mentre spirando aura tepida per bocca del Lago, che stà in calma, le Nevi, se tal’hor vengono, van tosto via, lasciando campo di verdeggiar gli Oliveti, & i Giardini, che varij si vedono piantati d’Arancij, e Limoni studiosamente con riuscita, anco i Cedri: benche non tanto. La Primavera nel suo ingresso riesce à Riva meno mite del Verno, per causa di certo Vento, detto L’Ora, che vien da Ostro. L’Estate hà calori grandi per il riverbero de’ Monti, & anche del Lago: non senza però famigliar respiro dell’Ora stessa. L’Autunno fà godibile singolarmente.

[Montagna di Riva, e suoi effetti dannosi.] Costitutione assai migliore haverebbe Riva se non fosse à Ponente il roverscio, ò Dosso della Montagna, ch’essendo contigua, sembra tanto più alta, com’è non men’horrida, scoscese, e d’ingombro, togliendo in tutto l’anno 4. Hore di Sole, da qual ombra reso opaco il Luogo, il Lago stesso prende anzi colore di Mar negro. E quel, ch’è più questa Montagna dirocca di Dirupi à certo tempo, come fan fede i gran Sassi stravolti à piè del Monte, senza quei, che non appaiono sommersi in Lago. Caso notabile di rovina nacque l’anno 1664. il giorno delle Palme; all’hor che scagliatasi una cima d’esso Monte, precipitò con tal impeto, e fragore, che le Genti temettero di qualche sobbissamento. Che però uscite di Chiesa, dove stavano al Vespro, hebbero sorte di veder sopita con maggior pericolo, che male una tal furia; mentre i Dirupi, che si scagliavano ogn’