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Trento. 481

rigore, massime per via d’Italia, da dove non s’ammettono Vini di sorte: per altro essendo libero à’ Trentini colà mandarli senza che si possano impedire. E in ciò trà gli altri Casi fà figura la lunga lite fatta, non è molto, con la Città di Rovereto, per sostentamento della quale s’impiegò con frutto il Nob. Lodovico Voltolini Commissario deputato dal Trentino Publico.

[Vini Cretici e di Spagna à Trento.] Giungono ben’ à Trento Vini Cretici del Zante, come privileggiati; E vi si tengono Vini di Spagna, e d’Alicante, che servono anzi per Medicina. La Birra, ò Cervosa, che vien à Trento, passa per rarità, e si conserva tanto più facilmente, quanto che per amor del Vino si lascia stare; non essendo ne meno della migliore, com’è quella, che si beve in Germania, Fiandra, Hollanda, & Inghilterra, dove è perfettissima.

[Vini di Trento come si facciano.] Lo Studio, e la maniera del far’ i Vini di Trento è, come dissi, il farli senza studio tali quali nascono, e senza adulterarsi con Concie, ò altro Ingrediente. [Cosa notabile de’ Vini di Trento.] E se tenendosi in Paese, si rendono stimabili per se medemi, andando fuori hanno proprietà d’acquistar nuova forza, e bontà co’l moto di Condotta, e co’l mutar Clima in modo, che bevuti altrove, che in Patria, di buoni, che prima erano, fan credere, convenirsi loro il motto: Vecturà meliora fiunt; come chiaro si comproba dall’esperienza. S’aggiunge la natural’ antipatia, che hanno con l’Acqua questi Vini; mentre tutti vogliono esser meri, così che in Trento, per quanto sia di ciò, non hà punto,