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42 | Trento |
[Antichi Romani e loro memorie in Trento.] accennai, doppo la Vittoria di Caio Mario contro i Cimbri, nel conquistar, che facevano la Germania, tennero Presidij, ò Legioni in Trento, come in altri Luoghi proprij di Frontiera, e posti sù’l Passo di vie più promovere l’Imprese. [Val Iudicaria, e Val di Sol onde dette:] E perciò stanno Lapidi, e Romane memorie anche in Val Giodicaria, Territorio Trentino, Valle detta Iodicaria quasi Iovi dicata, perche vi fosse il Fano di Giove hora convertito in Tempio di S. Giovanni: si come Val di Sole si nomina dall’essersi adorato l’Idolo del Sole, in quella guisa, che à Trento, il Dio del Tridente, cioè Nettuno; E di queste Etimologiche congetture parlai co’l Pintio.
Con tutto che Trento sia Città di Passo molto celebre; trovasi nondimeno, come s’è visto, quanto alle Mura, picciola di Circuito più di quello richiederebbe una Città tanto considerabile tra le Confinanti. [Città di Trento come si possa ampliare.] Si potrebbe però ampliare senza gran difficoltà, ò dalla parte di Fersina, dove i ripari del Torrente serviriano di recinto alla Città; ò, come fu già disegno del Cardinal Bernardo Clesio, dalla parte dell’Adige verso Dos Trent, gettandosi sopra il Fiume un’altro Ponte, che venisse congiunger’ al Borgo S. Martino la Penisola S. Lorenzo. In tal modo togliendo à Trento la Figura di Cuore, se gli darebbe l’anima; e all’hora crescendo il numero de gli Habitanti, converebbe di necessità instituir qualche nuovo traffico, e commercio; Che così anco i Vini non fariano in premura d’andar lontano, e farsi strada.