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450 | Trento. |
[Palazzo Madrutio da chi fabricato, e come, & à che.] Cardinal Christoforo in pochi mesi, anzi settimane, onde si può chiamar fabrica veloce. E intesi, che si fecero fino asciugar’ i volti delle Stanze à forza di fuoco. Ciò fù, per ricevervi la Maestà dell’Imperator Carlo V. che s’attendeva di passaggio, come in fatti venne li 19. Aprile 1530. e oltre i trattamenti Regij fattigli dal Cardinal Bernardo Clesio in Castello, ricevè quì da Casa Madrutia grandi honori. In memoria di che stanno dipinte trà l’altre sù’l frontispicio del Palazzo l’Armi dello stesso Carlo V. & la di lui Effigie.
[Come devoluto, & à che serva.] Doppo la morte del Vescovo Prencipe Carlo Emmanuel, l’ultimo di Casa Madrutia, per vigilanza del Capitolo, che amministrava, s’è devoluto il Palazzo alla Mensa Episcopale, e serve di diporto al Prencipe; rendendosi poi il favorito de’ Cittadini, che d’ogni tempo vi si portano à divertimento. E l’anno 1649. che, come dissi, per cinque mesi continui soggiornorono in Trento due Teste Coronate con diversi altri Prencipi, oltre il Corso di Carrozze, che vi seguiva, vi si rappresentorono Opere Teatrali in Musica, Balletti, Tornei, & altri Regij Passatempi, che si descrissero.
[Torricella, luogo notabile descritto] Doppo il Palazzo si fà notar fuori di Città il Luogo denominato Torricella. E posto in eminenza d’un Colle, ò Promontorio bagnato a piedi dal Torrente Fersina. E di fabrica in quadro assai propria, e di vago prospetto cõ à torno Giardini, Horti, e Vignali fruttiferi; essendovi anche una fila di Cipressi, che lo corteggiano. Trà gli