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Trento 39

[Tre Colli di Trento, e loro sito.] e Dos Trent, che da vicino sorgendo in Triangolo à torno la Città, quasi dissi, tre Denti la serrano tra le loro fauci.

[Trenta Longobardi] O pure si dice Trento dal numero trenta in memoria cioè di trenta Longobardi destinati anticamente dal Rè Clefo al governo delle Città, tra quali uno fu Evino, quello, che resse Trento con gran valore, per quanto scrive Paolo Diacono e lo riferisce il Pintio.

[Tridente Geroglifico de’ Trentini] Ma meglio si denomina Trento in latino Tridentum, in riguardo che anticamente adorasse il Dio Nettuno, e porgesse sacrificij al di lui Scettro, ch’è un Tridente. Quindi negli Archi Trionfali, ò Imprese, ch’ergono i Trentini, sogliono a punto valersi di questo Simbolo: e nel luogo di Communità vedesi trà l’altre Pitture un Quadro della Fucina di Vulcano, dove i tre Ciclopi fabricano un gran Tridente.

[Pietra notabile su’l Duomo di Trento] Conferma tutto ciò una Pietra antichissima posta, come dicono, nella facciata del Duomo verso il Foro, che, quantunque logora, e rasa dal tempo, non lascia di mostrar la forma d’un Tridente con far credere d’haver servito à quella falsa Deità.

[Statua di Nettuno, e suo essere] Avanzo indegno di star nelle mura d’un Tempio del vero Dio, se non fosse, che vi si tien più tosto per segno d’Antichità, e di derisione. Si come il Busto d’un’antica Statua di Nettuno, che si trova per Terra in Castello sù’l Gioco del Pallone, è in Sito proprio.