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420 | Trento. |
[Morte dell’Infante Cesareo Ferdinando.] un Prencipe per nome Ferdinando Venceslao Giuseppe: quando questi con altretanto, e più cordoglio mancò di vita li ... Febraro 1668. nel quinto mese di sua età, rapito non so, se più dalla violenza del male, ò de’ rimedij; mentre dicesi, gli fosse non solo cavato sangue: ma dati estremi colpi di ferro, e fuoco; sì che volò in Cielo, direi, Martire quell’Anima Innocente, che Dio volle per Primitia dell’Augustissimo Seme di Cesare Leopoldo I. Vogliono, morisse l’Infante Cesareo per infettion di latte; onde vi fù chi con metro flebile così cantò: [Sontetto funebre morale.]
Copra l’Austria la Fronte, e ’l Crin scarmigli,
Un Fernando, un Augusto, ahimè! vien meno;
Onde il latte sperò, trasse il veleno;
Onde vita si bee, bevè i perigli.
Deh! chi mi presta à piena mano i Gigli,
Ond’io ne colmi à la bell’Urna il seno;
Se lattando morì, pietosi almeno
Lui coronin del latte i vivi Figli.
Latte, funesto latte! in van ti pregi,
Che da te s’avvivasse il Rè de’ Fiori,
S’or da te s’avvelena il Fior de’ Regi.
Ah! che nutre ogni dolce i suoi malori;
Son questi al fin di ciò, ch’è terra, i pregi,
Se speranze fiorì, fruttar dolori.
[Augurij condegni per Casa d’Austria.] S’attende in tanto per frutto delle Augustissime Nozze novella Prole à quell’Austriaca Cesarea Casa, che fondando nella Giustitia, e Pietà il suo Imperio, si rende degna d’esser ogn’or più prepagata, e prosperata: sì come s’è vista preservata divinamente da una alta Machina di Congiura, e fellonia inevitabile humano modo; con essersi l’anno 1671. decollati in publico i Rubelli Capi.